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Inter, protesta dei tifosi in sede, incontro con Marotta e striscioni polemici: «Zhang, prenditi le responsabilità o lascia la città»

Inter, protesta dei tifosi in sede, incontro con Marotta e striscioni polemici: «Zhang, prenditi le responsabilità o lascia la città»

L'ipotesi dell'addio di Conte ha acceso la rabbia della tifoseria nerazzurra. Una delegazione ultrà a colloquio con l'ad: «Mister, staff e giocatori non si toccano» Il popolo interista è in subbuglio. La notizia del divorzio tra il club e Conte non va giù e molti tifosi hanno deciso di passare dalle parole sul web ai fatti: due striscioni polemici sono così stati piazzati mercoledì 26 maggio ai piedi della sede dell'Inter, in viale della Liberazione a Milano, e una delegazione di ultrà è stata addirittura accolta dall'ad Beppe Marotta negli uffici del club. Uno scambio di idee il cui contenuto è immaginabile: il dirigente ha spiegato le ragioni della crisi, solo ed esclusivamente economiche; i tifosi hanno ribadito che non è accettabile l'ipotesi di smembrare una squadra che ha appena vinto lo scudetto e che, almeno teoricamente, dovrebbe rinforzarsi per puntare alla seconda stella e a una Champions finalmente da protagonista. Il messaggio trasferito a Marotta è dunque chiaro e netto, alla fine ben sintetizzato dai due striscioni che, pur con linguaggio da ultrà, sintetizzano il pensiero di tutta la tifoseria. Il primo recita : «Ridimensionare i campioni è solo da cogl...: mister, staff e giocatori non si toccano»; il secondo individua chiaramente in Suning il bersaglio della polemica: «Zhang prenditi le tue responsabilità o lascia la nostra città». I caratteri sono nerazzurri, la firma è Curva Nord ma il pensiero, a giudicare dalla reazioni sul web, è quello di tanti, se non tutti i tifosi interisti. E pensare che solo il 2 maggio, a scudetto appena conquistato, la stessa sede era il punto di aggregazione dei tifosi in festa, tra urla e bandiere. In meno di un mese tutto è cambiato. E chissà se la crisi potrà essere ricomposta.