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Ddl Zan, la Commissione di Vigilanza Rai rifiuta audizione di Fedez

Ddl Zan, la Commissione di Vigilanza Rai rifiuta audizione di Fedez

La commissione bicamerale di Vigilanza Rai rifiuta di ascoltare Fedez. Lo rende noto il capogruppo della Lega nella commissione stessa, il leghista Massimiliano Capitanio e il rapper lo fa sapere ai suoi 13 milioni di follower su Istagram: «Paura eh! Questi erano quelli che “serve un contraddittorio”». Fedez definisce la mossa una «vigliaccheria di Stato» e rilancia: «Il leghista che ha annunciato la querela della Rai nei miei confronti è lo stesso che diceva: “Ci siamo dichiarati disponibili ad accogliere la richiesta di Fedez di venire in Vigilanza”. E oggi si rifiutano di ascoltare la mia versione dei fatti. Ne prendo atto, non credo ci sia altro da aggiungere». La Rai si è detta disponibile ad accogliere una «memoria» dell’artista. A questo punto anche l’artista ha annunciato che denuncerà l’azienda di viale Mazzini e in particolare il direttore di Raitre Franco Di Mare.

La querela della Rai
Lunedì scorso, 24 maggio, Massimiliano Capitanio ha annunciato la querela a Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, da parte della Rai per aver reso pubblica l’audio della telefonata con i dirigenti Rai subito dopo il concertone del Primo Maggio. L’accusa: diffusione illecita dei contenuti dell'audio e diffamazione aggravata nei confronti dell’Azienda della tv di Stato e di una sua dirigente, la vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani.

Il monologo e la telefonata
Durante il concerto del Primo Maggio Fedez, in un monologo, aveva accusato la Rai di un tentativo di censura nei suoi confronti sul testo da leggere in difesa del ddl Zan contro l’omotransfobia;il testo accusava anche alcuni amministratori leghisti che avevano pronunciato gravi offese nei confronti di omosessuali. Ma la Rai aveva smentito il tentativo di censura con un comunicato. A quel punto Fedez aveva reso pubblica la telefonata con la Rai, durata 12 minuti, dove, tra le altre si sente la voce della dirigente Rai.

L’audizione del direttore di Rai 3
Il 3 maggio la commissione di Vigilanza Rai aveva quindi il convocato direttore di Rai 3 Franco Di Mare che subito dopo in un post pubblicato sulla sua pagina ufficiale di Facebook aveva scritto: «Le dichiarazioni dell’artista sono gravi e infamanti parimenti a quanto sono infondate», esprimendo vicinanza alla vicedirettrice Ilaria Capitani dicendo: «Nella versione di Fedez ci sono gravi omissioni e che questi tagli alterano oggettivamente il senso di quanto detto dalla vicedirettrice durante il colloquio».